a cura di Arianna Aloisi
Siamo a Bristol nei primi anni 80. La vivacità, il grande fermento multiculturale di quegli anni, fa si che diversi generi musicali, Jazz, Reggae, Soul, Elettronica, New Wave , Hip Hop, si incontrino e contaminino tra loro. Da questo imbastardimento nascono nuovi ed interessanti generi musicali tra i quali il Trip Hop, da me molto amato, e che può considerarsi figlio legittimo dei Massive Attack. La loro musica è frutto di una ricerca costante e che muta nel tempo, passando da atmosfere cupe, a tratti inquietanti, provenienti dal genere Dub, all’uso di campionature di piani, chitarre, archi che la rendono invece, melodiosa. Per questo a mio giudizio, negli ultimi anni soprattutto, non può più definirsi solo Trip Hop poiché sfugge a qualunque genere di etichettatura, formando un qualcosa di nuovo e in continua evoluzione. Teardrop, interpretata magnificamente da Elizabeth Frazer ( Cocteau Twins), parte con un impulso simile ad un battito cardiaco che diventa ipnotico, per poi evolversi e fondersi in un pensiero in-incantato di musica e voce che ha del sublime. E’ un brano che vuol tradurre l’amore, in parole, poche parole:. “Love, love is a verb. Amare, amare è un verbo. Love is a doing word. Amare è una parola d’azione.”
Teardrop Love, love is a verb/Love is a doing word/Fearless on my breath/Gentle impulsion/Shakes me, makes me lighter/Fearless on my breath. Teardrop on the fire/Fearless on my breath. Night, night of matter(Matter qui significa importanza, quindi of matter = di importante, di peso, che conta)/ Black flowers blossom/Fearless on my breath/Black flowers blossom/Fearless on my breath. Teardrop on the fire/Fearless on my. Water is my eye/Most faithful mirror/Fearless on my breath/ Teardrop on the fire/Of a confession/Fearless on my breath. Teardrop on the fire/Fearless on my breath. You ’re stumbling down/You ’re stumbling down.
Lacrima Amore, amare è un verbo. Amore è una parola che implica un’azione. Impavida sul mio respiro/ Gentile impulso/Mi scuote, mi rende più leggera/Impavida sul mio respiro. Lacrima sul fuoco/ Impavida sul mio respiro. Notte, notte importante/Fiori neri sbocciano/ Impavida sul mio respiro/Fiori neri sbocciano/Impavida sul mio respiro. Lacrima sul fuoco/Impavida sul mio respiro. L’acqua è il mio occhio/Più fedele di uno specchio/Impavida sul mio respiro/Lacrima sul fuoco/di una confessione/Impavida sul mio respiro/Più fedele di uno specchio/Impavida sul mio respiro. Lacrima sul fuoco/Impavida sul mio respiro. Stai inciampando/Stai inciampando.
L’idea del video che accompagna il brano, nacque dalla circostanza che Elizabeth Frazer, durante la registrazione del pezzo, fosse incinta. Sono immagini suggestive ma al tempo stesso inquietanti. Un feto immerso nel liquido amniotico che muove la bocca come se parlasse, ed il movimento delle labbra è lo stesso di quello della Frazer, che venne ripreso, durante l’esecuzione del brano. In questo videoclip, vi è la figurazione di tutto ciò che è nel testo, che è battito, respiro, amore, vita, in una narrazione intimistica che supera e travalica perfino l’argomento della maternità che ad una prima lettura, pare il tema portante. Io invece vedo questo: una notte, una notte importante, un battito, un respiro, ed una lacrima sul fuoco, inciampando in una confessione. Buon ascolto e buona visione.