di Tano Siracusa
Si legge nel comunicato: “L’associazione culturale e di promozione sociale “Yard 44” presenta ”Dot Festival” dedicato alle arti contemporanee
che si svolgerà dall’1 al 24 luglio nei locali di Palazzo Cafisi, dimora nobiliare situata nel centro storico di…”
Si legge così, e chi andasse a visitare la mostra che apre il festival potrebbe immaginare di trovarsi a Palermo, a Marsiglia o a Barcelona, dove in effetti sono girate le riprese esterne del video.
Siamo invece a Favara, provincia di Agrigento.
La provincia siciliana è un appartato laboratorio di talenti, a volte di esperienze irregolari e felicemente eccentriche quasi sempre in viaggio verso la grande città, verso le opportunità che la provincia non offre. E verso quelle regole e forme dell’operare artistico che bisogna conoscere anche per poterle distanziare, per scegliere poi consapevolmente la differenza, lo scarto, l’ irregolarità.
Adeguarsi sempre e comunque alle convenzioni, ai modelli normati nel supermercato dell’arte contemporanea non è infatti una scelta priva di rischi.
Quello ad esempio di seguire le mode per non restare ai margini, di produrre guardando il mercato invece che la realtà, di curarsi delle tendenze e ignorare la intrinseca attualità della produzione artistica, la inevitabile contemporaneità di Giotto e Morandi, di Beethoven e Luigi Nono. O di perdere a quaranta anni lo spirito con cui si allestivano a venti anni le prime mostre. Il rischio di allinearsi.
Di sicuro, soprattutto per dei ventenni, organizzare un festival a Favara è più difficile che a Barcelona. Ma potrebbe anche essere più facile marcare una resistenza o uno scarto dalle tante ovvietà imposte dal mercato, affermare una divergenza che forse può venire solo dalle periferie.
Intanto il Dot Festival di Yard 44 ha avuto inizio e giorno 16 è prevista una parformance del compositore Andrea Gerlando Terrana.
Nel video un recente brano del pianista Nicola Spanu accompagna alcune riprese effettuate durante l’allestimento della mostra.