in tanti punti della settimana

di Daniele Moretto

Otto Dix, Invalidi di guerra giocano a carte, 1920

·     I giovani. Violenza genera violenza. Francia. Polizia di Nanterre vs Nahel. Diciassette anni. La vita spenta. Diciassette. Da una pallottola. Immediata rivolta. Che in realtà covava da tempo. La riforma delle pensioni. Periferie abbandonate. E le ex-colonie: periferie economiche. Margini. Apartheid camuffato. Nessuna vera politica d’integrazione. Rancore nel sangue. Secoli di razzie in Africa. Inviare diecimila poliziotti, non è integrazione. Decine di arresti, non è integrazione. Diciassette. Età media dei fermati: diciassette anni.  Monsieur le President, provi a inviare diecimila psicologi, operatori, giocolieri, artisti… Un esercito sociale. Gente che ascolti. Vada per primo. Nelle banlieues. Ad ascoltare i giovani. Etimologicamente, pronti a giovare, ad aiutare, ma anche a difendere, a respingere, a combattere.

·     Vittime e carnefici. Dopo un primo periodo di rimozione, la nazione tedesca cominciò a fronteggiare i propri demoni. A partire dagli anni Sessanta, riconobbe i propri errori. I propri orrori. Culmine, il gesto di Willy Brandt nel 1970: in ginocchio al ghetto di Varsavia. Che gli valse il Premio Nobel per la Pace l’anno dopo. Al netto dei rigurgiti neo-nazisti, la Germania cerca di non ricaderci. Molto viene fatto a scuola. C’è stata insomma e continua ad esserci una presa di coscienza collettiva. Che influisce anche sulle politiche migratorie, con tutti i mal di pancia nazionalisti.

Il popolo ebreo fa il percorso opposto. Dopo aver subito la follia dell’Olocausto, ha fatto una mutazione: da vittima a carnefice. Non ha mosso un dito contro la Germania. Si è insediato pacificamente in Palestina. Poi ha iniziato a pretendere. Poi a prendere. Sempre più territorio. La superiorità economica è diventata supremazia militare. Armato fino ai denti, ha di fatto esiliato un popolo nella sua stessa terra. In una striscia. In un ghetto. Un popolo che stava in pace e che aveva accolto. Ora è all’angolo. Israele proietta e propone il Dio violento del Vecchio Testamento. Un processo involutivo terribile. Che non raggiungerà l’obiettivo: cancellare un dolore smisurato. Il dolore della vittima. Altra era la via. E resta l’unica. La pace.

·     Scandali a palazzo. Un rigoglio, una perpetua fioritura. A Palermo, chi ne sapeva nulla? la droga scorre a fiumi tra gli “onorevoli”: vomitevoli (non per l’uso elle sostanze ma del titolo). Un bunga-bunga ad Arcore, un party-gate a Londra, rigorosamente durante il Covid. Westminster diventa Pestminster o addirittura Pornminster. Giornali a ruba. Casa Bianca, sesso orale nello studio ovale. Insomma, una volta eletti si scatenano. Come il testosterone. Nelle stanze del potere, niente freni inibitori. Dove sono profumi intensi. Storia degli usi e abusi del potere. Potere. “Salire al potere”. Degli impotenti quindi ci governano. Lo spettacolo è triste e noioso. Le cariche e gli incarichi non bastano ad attenuare il senso di squallore che questa gente si porta dentro. La pochezza è la peggiore porcheria. E’ un basso tradimento. Del senso di servizio. Imbratta un certo candore del protocollo. E non c’è giuramento. O bacio alla bandiera. Che tenga.

·     Homo sapiens sapiens. Dunque emettiamo CO2 fino a oscurare il cielo. Farlo adombrare. Fare bollire l’aria. Sciogliere i ghiacciai. Però ci difendiamo con le pompe di calore. Milioni. Che a loro volta surriscaldano. Desertificazione. E alluvioni. Colline di fango. Fiumi di cemento. Costruendo senza regole. Perdonandosi coi condoni.  Disboschiamo. Rosicchiamo sorella ombra. Praterie di vacche da macello. Gas-serra. Asfissiamo la Terra. La nostra casa… Ah, ma siamo intelligenti. Mica una, due medaglie: sapiens sapiens!

·     Io e te abitiamo la stessa casa,

lo stesso paese, la stessa luna.

Non siamo qui per respirare,

ma per cantare l’inquietudine.

Le tue parole hanno le zampe lunghe

delle cicogne,

la tua vita avanza a colpi di vento.

Sei fuori dall’inganno, dal recinto,

ma non ne fai commercio.

Hai la purezza

di chi non si protegge.

Franco Arminio

8 Luglio 2023

“Il punto” n. 11

rubrica di Daniele Moretto

librazioni13@gmail.com

Di Bac Bac