Il 7 ottobre scorso una delegazione del Partito Democratico cittadino ha incontrato il Sindaco di Agrigento Franco Miccichè e l’assessore e vicesindaco Aurelio Trupia, responsabile del servizio di pulizia e igiene urbana. Il PD ha consegnato all’amministrazione copia di un breve dossier sulla gestione del servizio, evidenziando le carenze e soprattutto le responsabilità del consorzio di imprese private incaricate dell’esecuzione del contratto di appalto. I democratici hanno parlato di lavori non eseguiti a norma di capitolato, di impiego improprio delle spazzatrici meccaniche, del mancato lavaggio delle strade, dell’uso di mezzi in parte vetusti e spesso non a norma (per esempio: furgoni per la raccolta della spazzatura mancanti del telo di copertura), di attrezzature approssimative e indecorose in dotazione agli operatori ecologici (al Viale vanno in giro con una carretta scassata tenuta insieme con il filo di ferro arrugginito), del mancato uso della divisa e del cartellino di riconoscimento (molto utile ai cittadini in caso di eventuale reclamo) da parte degli operatori. 

Si è, poi, evidenziato il fatto grave della mancata costituzione dell’osservatorio sui rifiuti, un organismo di cui dovrebbero far parte personale incaricato dalla SSR (Società d’ambito per la gestione del Servizio Rifiuti), rappresentanti delle organizzazioni sindacali, delle associazioni dei consumatori, associazioni ambientaliste e di volontariato, con lo scopo di monitorare il rispetto dei parametri del servizio offerto e di valutare le osservazioni e i reclami dei cittadini. Si tratta di un organismo molto importante che consentirebbe, tramite le organizzazioni coinvolte, una partecipazione democratica e diffusa dei cittadini alla gestione del servizio di pulizia e igiene urbana.  Infine sottolineata la mancanza di qualsiasi attività di informazione e sensibilizzazione dei cittadini all’utilità della raccolta differenziata. Il capitolato di appalto prevede che le ditte aggiudicatarie si facciano carico di distribuire materiale illustrativo, affiggere locandine e manifesti nei locali pubblici, predisporre messaggi televisivi, organizzare eventi pubblici e coinvolgere le scuole e le associazioni cittadine in un’attività continua di istruzione, informazione e indirizzo alle buone pratiche della raccolta differenziata. 

L’inizio del confronto con l’amministrazione è stato un po’ polemico, per via di un collaboratore del sindaco che ha redarguito il PD reo, a suo dire, di mettere in cattiva luce Agrigento con le critiche sulla pulizia e il decoro della città. Critica respinta fermamente dal PD perché stravolge la normale dialettica istituzionale tra governo e opposizione e tradisce una concezione autoritaria del potere. In una democrazia l’opposizione controlla, avanza proposte e, se lo ritiene opportuno, critica la gestione della cosa pubblica, proprio perché esprime un diverso punto di vista sul bene comune, non certo per avversione alla propria città. Si tratta di un concetto elementare che qualcuno, però, dimentica facilmente, nel tentativo maldestro di colpevolizzare ad ogni costo l’avversario politico, specie se evidenzia falle nell’attività del governo in carica.  

Chiuso l’incidente verbale iniziale, il confronto è proseguito in un clima civile e disteso. 

Nel merito del tema dei rifiuti e del decoro urbano, le convinzioni espresse dal sindaco si discostano molto dalla percezione che hanno buona parte dei suoi cittadini. L’idea, in sintesi, è che il servizio sia in costante miglioramento e che eventuali lievi pecche della pulizia siano dovute a difetti d’origine del contratto predisposto dalla passata giunta. In particolare, si sottolinea che la riduzione del personale addetto allo spazzamento e scerbamento, causa prima della carenza di pulizia della città, è da addebitare alla miopia del precedente assessore al ramo, l’ambientalista Mimmo Fontana, che si è battuto con determinazione per la riduzione delle unità lavorative da impiegare. 

Le giustificazioni del sindaco appaiono per niente convincenti, per diverse ragioni: 

  1. I problemi della pulizia non sono proprio in miglioramento e vanno attribuiti essenzialmente al mancato rispetto delle previsioni del contratto in essere. Molti servizi previsti, dallo spazzamento al lavaggio delle strade allo scerbamento, non vengono eseguiti a norma di capitolato. 
  1. Invero, in questi ultimi giorni la città è meno sporca. Ma questo si deve all’impiego di alcune decine di operatori assunti con i progetti PUC (Progetti di Utilità Collettiva) che coinvolgono gruppi di disoccupati che percepiscono il reddito di cittadinanza. Queste unità aggiuntive sono state avviate allo spazzamento, supplendo a servizi che sono di competenza delle ditte appaltanti. 
  1. Eventuali carenze addebitabili al precedente contratto non esimono da responsabilità l’attuale sindaco, dal momento che nei primi anni della giunta di Lillo Firetto ricopriva il ruolo di assessore. 
  1. Il sindaco si dice sicuro che il nuovo contratto risolverà tutti problemi, ma è singolare che, ad un mese dalla scadenza del vecchio contratto, il nuovo bando di gara non sia ancora pronto. Questo costringerà l’amministrazione a ricorrere ad una proroga del contratto in essere, altamente insoddisfacente a parere del sindaco. Ma possibile che nessuno faccia caso al comune alla prossima scadenza dei contratti di appalto e sia usuale andare avanti con le proroghe? È stato così, per esempio, anche per il contratto di trasporto urbano. 
  1. Nulla, poi, ci è stato riferito in merito alla mancata costituzione dell’Osservatorio sui Rifiuti e all’assenza di attività informativa da parte delle ditte appaltanti per indurre l’utenza ad effettuare con maggiore attenzione e collaborazione la raccolta differenziata. 

Naturalmente, confidiamo che le risposte alle nostre domande, alla cui definizione si è gentilmente offerto l’assessore competente Aurelio Trupia, siano esaustive e diano un riscontro chiaro ai tanti dubbi dei cittadini. 

Certo, a distanza di due settimane, ci chiediamo come mai le risposte non siano ancora arrivate. In fondo, si tratta di dati che, qualora non fossero nell’immediata disponibilità dell’assessore Trupia, dovrebbero essere comunque immediatamente reperibili tramite il RUP (Responsabile Unico del procedimento amministrativo) o il DEC (Direttore dell’Esecuzione del Contratto). Senza considerare che molte delle informazioni da noi richieste dovrebbero essere pubblicate sul sito istituzionale del comune. 

Noi, comunque, restiamo in fiduciosa attesa di un riscontro e ci limitiamo a ricordare al vicesindaco Aurelio Trupia che Promissio boni viri est obbligatio.  

Per intanto, prendiamo atto di qualche piccolo cambiamento nella gestione del servizio. 

L’amministrazione, dopo tre anni dall’insediamento, ha scoperto che il lavaggio delle strade fa parte dei servizi già pagati con il contratto vigente e, pertanto, ha revocato un’apposita delibera con la quale si stanziavano 25.000 euro a favore delle ditte appaltanti per il lavaggio del viale della Vittoria. Finalmente, dopo un’estate intera in cui in Viale è rimasto sudicio e scivoloso, si è effettuato il lavaggio del salotto della città, senza ulteriori oneri a carico delle casse comunali. Inoltre, per la prima volta, anche se in maniera grossolana, è stato eseguito anche il lavaggio di via Atenea e di Piazza San Giuseppe. 

Segno che il peggio non è ineluttabile. Le cose possono cambiare in meglio. L’attenzione, la denuncia e la protesta dei cittadini pagano. 

https://www.youtube.com/watch?v=YJs3iF3RItU