in tanti punti della settimana
di Daniele Moretto
· Tentato oscuramento (II)
Hai osato esprimerti liberamente? Perderai la libertà. Fisica e mentale. In quanto potente, ho a disposizione: arresti, rastrellamenti, brevi e lunghe detenzioni, isolamento, confino, lavori forzati, ricovero psichiatrico, torture. E perfino la pena di morte. Sono quasi onnipotente.
· Voci messe a tacere?
La voce diMatteotti, cent’anni fa. Ancora oggi. Risuona in Parlamento. Spenta per volontà di Mussolini. L’arrogante mandante. In Parlamento. Il calice ancora in mano. Il rivolo di sangue a un lato della bocca. Ancora oggi, ancora l’ombra.
Le voci dei tanti altri, scomparsi. “La nobile tradizione del dissenso” (Sontag, Kenzaburō Ōe) non s’interrompe mai. No, voci riecheggianti nella Storia.
· “Un fascista è un viluppo di sentimenti sconosciuti. Un fascista non sa bene innanzitutto chi sia lui stesso”. (P. P. P.)
· Difendere strutture sane. La brutalità e la sfacciataggine del male dice della regressione antropologica. E del controsenso sociale: quando chi dovrebbe garantire il rispetto delle regole, è il primo a calpestarle. Quando le istituzioni sono tradite da chi le rappresenta. Mani sporche di sangue o di danaro. O se ne lava, ignavo. Il must è continuare a difendere le strutture sane, le costituzioni democratiche. La vita stessa. Chi approfitta della carica pubblica, sospeso per sempre. Chi guida il mondo ubriaco (di potere), via la patente.
· “Nna puonnu sucari altamente”. Da Ciullo d’Alcamo a Camilleri, nessuno ha mai raggiunto tali vette stilistiche. Un terminus a quo. La frase dell’ex-presidente ARS ha scatenato un cataclisma culturale. Migliaia di visualizzazioni. Le quattro parole saranno oggetto dei prossimi corsi di laurea in grottologia (con la ‘r’) degli atenei siciliani. Iniziative anche in altre regioni che vantano secolari tradizioni della fellatio. Imminente la lectio magistralis dell’autore sull’ARS Amatoria, ancora top secret il luogo: un multisala a luci rosse o un centro di studi politici di alto profilo. L’ISKA (International Studies of Kamasutra Academy) ha indetto una borsa di studi per la ricerca sull’originalità delle posizioni sessuali post-miccicheiane, che in ogni caso – ha assicurato l’Accademia – entreranno a far parte dell’antico trattato ai lemmi “sucari” e “altamente”. Quanto alla frase intera, una rampante società di calcio, che ne ha intravisto gli auspici, ha già versato i diritti per l’uso del marchio sulle magliette. La società sta facendo carte false per ospitare un’amichevole con la squadra dell’ANM.
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«Al termine di una guerra, con il trattato di pace, per un popolo sarebbe senz’altro opportuno prescrivere, dopo la festa di ringraziamento, una giornata di penitenza per chiedere perdono al cielo, a nome dello Stato, per il grande peccato di cui il genere umano si rende ogni volta colpevole nel non volersi sottomettere, nelle relazioni con gli altri popoli, ad una costituzione giuridica, e nel ricorrere invece orgogliosi della propria autonomia al barbarico mezzo della guerra (tramite il quale non si ottiene ciò che si cerca, ovvero il diritto di ogni Stato).
Le feste di ringraziamento che si fanno nel corso di una guerra per una vittoria in battaglia, gli inni cantati (nella buona tradizione israelita) al Signore degli Eserciti, formano con l’idea del Padre degli uomini un contrasto non meno profondo, poiché oltre all’indifferenza (già deplorevole) rispetto al modo in cui i popoli cercano loro reciproco diritto, aggiungono la gioia di avere distrutto la vita o la felicità di tanti uomini».
Immanuel Kant, Per la pace perpetua, Feltrinelli 2022, pag. 64
Maggio 2024
“Il punto” n. 21
rubrica di Daniele Moretto
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Immagine: Guernica, Picasso