nota di Bacbac
In merito alle 10 domande poste ieri a conclusione di un’indagine ragionata sullo stato della pulizia e del decoro della città di Agrigento, da ambienti vicini al sindaco è arrivata la notizia che Franco Micciché non risponderà ai quesiti che gli sono stati rivolti. La motivazione è duplice: da un lato il sindaco è molto impegnato e non ha tempo disponibile e, inoltre, l’eventuale risposta costituirebbe un precedente inopportuno, perché obbligherebbe il sindaco a rispondere ad ogni quesito gli venisse posto in futuro da qualunque cittadino. Le motivazioni destano meraviglia.
Che il sindaco sia molto impegnato, non facciamo fatica a capirlo, ma che non trovi il tempo per indagare e rispondere su un tema cruciale per la vivibilità della città è singolare. La questione della raccolta dei rifiuti e della pulizia della città, peraltro, aveva rappresentato il tema centrale della sua campagna elettorale amministrativa e il sindaco, coadiuvato dal suo assessore competente, si era dichiarato così insoddisfatto dello stato della città, che è arrivato ad ipotizzare la rescissione anticipata del contratto d’appalto e il ricorso alla gestione diretta del servizio di nettezza urbana da parte del comune. Oggi, che assistiamo ad un peggioramento continuo delle condizioni igieniche della città, Franco Micciché non trova il tempo per confrontarsi con l’opinione pubblica, dare risposte adeguate e prospettare soluzioni efficaci, sempre che ne abbia.
Perché di questo, appunto, si tratta: confrontarsi con la città con trasparenza, per individuare le soluzioni possibili ad un problema chiave della vita comunitaria, che richiede istituzioni competenti e cittadini collaborativi. Le domande poste al sindaco sono di facile definizione, riguardando in buona parte dati di fatto (quante ispezioni effettuate, quante verifiche tecniche, quante infrazioni rilevate, quante multe comminate, quanti materiali riciclati fatturati, etc.) reperibili con facilità: se il sindaco è impegnato, i dati possono essere procurati dall’assessore al ramo, dal Responsabile unico del procedimento o dal Direttore dell’esecuzione del contratto di appalto.
E poi, da qualche mese il sindaco ha creato un proprio staff, includendo un giornalista con il ruolo di portavoce, che dovrebbe avere proprio il compito di facilitare la comunicazione tra gli amministratori e i cittadini. È molto impegnato anche il portavoce?
Stupefacente anche la seconda motivazione dell’inopportunità di una risposta, che potrebbe costituire un fastidioso precedente per eventuali ulteriori domande. Traspare in questa considerazione una concezione del potere avulso da ogni controllo ed interferenza da parte dei cittadini. Come se l’incarico pubblico, una volta attribuito con elezioni democratiche, conferisse all’eletto un potere assoluto e irresponsabile che non contempla alcuna dialettica con l’opinione pubblica. Una sorta di “L’état, c’est moi” , sia pure in sedicesimi.
Egregio sindaco, per governare non basta essere una brava persona, bisogna anche saper dare le giuste risposte, ad ogni cittadino e alla città. Noi attendiamo un suo intervento e ribadiamo le nostre domande sulla gestione del servizio di spazzamento e raccolta dei rifiuti.
1. Quante ispezioni e di che tipo sono state effettuate nell’ultimo anno per verificare la corretta esecuzione del contratto di appalto?
2. Ed in particolare, è stata mai fatta una verifica sulla quantità di personale e mezzi impiegati e sulla qualità e quantità dello spazzamento?
3. È mai stato verificato l’impiego nel tempo delle spazzatrici meccaniche?
4. Sono mai state fatte delle verifiche sulla quantità e qualità della raccolta differenziata, andando oltre l’autocertificazione fornita dalla ditta incaricata?
5. Quante infrazioni e di che tipo sono state contestate alla ditta?
6. Quante multe e di che importo sono state riscosse dal comune?
7. Quante tonnellate di materia riciclata ha fatturato il comune?
8. C’è corrispondenza tra le quantità di materie riciclate fatturate dal comune e quelle certificate dalla ditta incaricata?
9. Perché non viene istituito l’ Osservatorio sui rifiuti ?
10. È mai stata verificata la regolarità del Centro di Raccolta di Fondacazzo?