di Michela Ladu
Stelle e tramonti brillano
tu guardi le rondini del tempo incerto
e vai a dormire.
Sogno che dura tutta la notte oltre il risveglio
alla luce del giorno crudele.
C’è tanto da fare
resto immobile a contemplare il disordine
generato dalle ombre sulle cose nascoste.
La mia vita prende la forma di chi deve fare i conti con l’universo che ha perso il cielo
il volo di rondini aquile e piccioni.
Trema la mano della gitana addormentata in una città che la considera strega.
Tutto é arte: ali di rondini e streghe
la mano del mendicante ad accogliere l’offerta dalle macchine che sfrecciano
sull’asfalto rovinato.
Milena cara che di spalle sembri una dea
colmerei le tue mani d’oro se non fossi proletaria
se potessi darti un vestito occidentale Milena cara
ti farebbe rabbrividire.
Allora balla, solo l’arte è tua
e sdraiati sullo specchio a moltiplicarti.
Aquila dell’Occidente accogli la mia preghiera:
che i mendicanti diventino potenti e maestri di vita.
Maestri di vita fatta in salita, dove la noia è gioco
e la malinconia come il volo di una rondine.
Perché c’è troppo da fare, altro che scrivere due righe.